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Buon viaggio…

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… a rileggersi poi. 
Lo sai vero? 
Qui si aspetta, senza fretta. 
Anche perché io fino a novembre non scriverò altri post.
La cosa dei giorni e mesi dispari un giorno verrà spiegata, non adesso però.
So solo che, senza saperlo, a gennaio ho preso un’ottima decisione.
Almeno per me.

Prima della pausa

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Ho deciso che prima della pausa, la mia, ci voleva un pacioccamento.
Ho chiesto ad una persona di fiducia di passarmi una foto della quarta serie di White Collar in cui uno a caso avesse in mano il telefono, ci sta sempre qualche scena del genere… possibile scegliessero proprio quest’anno che non ho ancora guardato le puntate per non metterla?
C’era, grazie mille.
Ma per evitarvi anticipazioni di qualsiasi genere la nascondo.
Aprite a vostro rischio e pericolo.

Altro

E se deciderà di darci pure i compiti a casa?

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Per ora ci sta solo la segnalazione ad un post, che rimanda ad altri.
No, io dei post sul dialetto piemontese o sulla variante valsesiana dello stesso  non potrò mai farli, a casa mia non si parlava il dialetto, anche perché i miei erano veneti improbabile che mi insegnassero il piemontese vero?
Il risultato è che non ho imparato nessuno dei due, li capisco… quasi sempre, ma non mi azzardo a parlarli.
Specie visto che le poche volte che mi azzardo a farlo incappo magari in quei termini che hanno una variante a me sconosciuta e faccio fare grasse risate ai presenti.
In entrambi i dialetti, che ve lo dico a fare.
Ed essendo io persona assai permalosa le risate altrui verso la mia ignoranza le tollero proprio poco, sì lo so dovrei fare qualcosa per migliorare questo mio carattere del cavolo, che poi la gente fa confusione e pensa che io scherzi quando lo dico… fino a che non cozzano contro la mia incacchiatura.
Che li lascia sempre un pelo spiazzati.
“Ah, ma non pensavo che te la prendevi.”
Poi ci sono volte che mi prendo in giro io per prima, e quindi uno pensa: 
“Bene se ci scherza lei potrò ben farlo pure io.”
No, io sono autoironica per autodifesa ed evitare esattamente che TU mi possa prendere in giro.
Sottigliezze difficili da cogliere.
Specie visto che a volte invece le risate altrui non mi danno alcuna noia e manco mi accorgo dello scherno.
(Ecco magari non mi danno noia perché non me ne accorgo, no così… pignolerie!)
 

Oh… ho divagato invece di segnalarvi il post?
Non capite cosa voglio dire col titolo?
Andate a leggere questo post. Pure i commenti.
E capirete.

Di cinguettii e varie

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C’è stato chi si è sentito in dovere di spiegarmi che su twitter non seguirà mai attori ed affini perché preferisce seguire persone vere e non gli uffici stampa dei suddetti attori.
Posizione perfettamente comprensibile, un po’ meno chiaro è come mai gli attori avrebbero un ufficio stampa e i vari tuttologi del web no.
Ma suppongo che l’importante fosse mettersi su un diverso gradino rispetto a chi come me gioca giusto un poco con twitter.
Mi serve per segnalare i post, non tutti e non sempre; per farmi due risate con le persone che seguo, e che non seguono me tranne poche eccezioni; per quando metto il blog in pausa, a breve insomma.
Forse mi ha infastidito perché io di attori e similia ne seguo un po’, o forse non capivo come mai loro non sarebbero persone vere, il fatto che non rispondano per me non conta un tubo visto che non ho mai pensato che leggessero.
A volte cancello i messaggi che scrivo, magari perché ho risposto di getto a qualcosa e poi me ne sono pentita.
I retweet… li uso di rado, in primo luogo perché la prima cosa che disabilito quando seguo qualcuno sono appunto i loro RT, così evito di intasarmi di messaggi magari in duplice copia.
I preferiti mi piacciono di più, così mi ricordo quando qualcosa mi era piaciuto.
Tipo uno dei primi messaggi di un’attrice che scrive abbastanza di rado, ottima ragione per non pensare che lo faccia il suo ufficio stampa secondo me, sul fatto che trovava preoccupante l’idea che se la gente forava una gomma prima di mettersi a cambiarla dovesse segnalarlo sul social network, ed un altro in cui si domandava se vedendo commettere un crimine prima di chiamare la polizia lo twittassero.(Chi è? Provate a indovinare.)


Mi fanno ridere quelli che se non mi segui io non ti seguo.
Specialmente visto che sono pochi quelli che mi seguono che io seguo.
Ed ancora di più quelli che si incavolano se non rispondete, potrei non avere niente da dire o non essermi accorta del messaggio o… va bene a qualcuno non rispondo apposta perché proprio non mi va, ma è come sul blog mica sempre rispondo a chi commenta e ci sta chi se la prende e se ne escono con cose come: manchi di partecipazione.


Scusate, ma se avete qualcosa da dirmi perchè non lo dite e basta senza aspettarvi che io vi dica qualcosa?
E se quello che mi dovete dire dipende dalla mia risposta, be’ forse non era poi così importante che me lo diceste.
Sempre simpatica io. 😉
Più o meno come un calcione negli stinchi, vero?

Scoperte casuali

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Un sacco di tempo fa avevo segnalato il tema di born free, ora se voi non siete cresciuti a pane e documentari e vedendo Elsa non è colpa mia, mi piaceva un sacco quella musica, pure la parte cantata anche se non ne capivo le parole.
E non è bastato che l’abbiano usata all’interno di un diverso telefilm, e con connotazione negativa, perché smettesse di piacermi.
Quello che ignoravo era che di versioni cantate ce ne fossero diverse.


Io ero rimasta a questa.



E mi era sfuggita quest’altra.




Non sono per niente convinta del finale con le tre tigri a farsi compagnia, per il poco che ne so io dei felini i leoni sono gli unici che fanno branco, ma quelli non venuti su al pane e documentari di sopra che ne sanno?
Mi toccherà chiedere chiarimenti.
Apple ha già fatto sapere che lei non intende fare la spia sulla vita sociale dei suoi cugini.
È una bestiola riservata lei.




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