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Se mio nonno potesse…

2 commenti

Ho commentato in un blog, con quell’apertura.

Vi arrivate cliccando sul titolo.

Perché?

Eh non mi conoscete allora, perché sì!

Bignardi Vs Brunetta

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Mi sono presa qualche giorno per riflettere.
Perchè non volevo commentare di getto senza rivedere bene cosa era successo.
E per rivedere intendo sorbirmi tutti i trenta minuti dell’intervista dall’inizio alla fine un paio di volte, perchè specialmente se si vuole criticare è bene conoscere a fondo.

Non che la riflessione mi sia servita a molto, dal mio punto di vista hanno entrambi fatto una pessima figura, lui come ministro, lei come giornalista.
E quella di opinione non l’ho cambiata di una virgola. Il che forse è anche dovuto ad un paio di esperienze personali, tipo aver avvisato immediatamente l’INPS di un errore di erogazione, ed essermi sentita dare della stupida.
Già ad essere onesti si passa per stupidi, ma non c’entra.

Prima parte:

Volevo postare subito, ma poi ho deciso di aspettare.
Giusto un paio di giorni, per vedere se altri ne parlavano.
E poi mi scappava troppo da ridere, il ministro è passato dalle mie parti mica tanti giorni fa, poi lo vedo in tv e io sono a casa in malattia.

Coincidenze.

Ah la mia opinione sulla Bignardi?
No, non intendo basare la mia opinione solo su questa intervista, sarebbe come se visto che detesto i reality mi basassi solo sul fatto che ha presentato il primo GF.
Sarebbe un’opinione fuorviante e fuorviata.

Guardatevi l’intervista e giudicate solo quella, senza preconcetti, se ce la fate a reggerla fino alla fine, l’intervista dico non Daria Bignardi!

Ah la mia opinione sul ministro?
L’ho detto che secondo me non ha fatto una granfigura?

Ecco più in là non vado, per ora.
Poi magari chissà!

Il poi è un’incognita che lascio aperta.

Ma sei fuori?

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Il titolo è la sintesi di quello che mi ha detto una persona alla lettura del mio ultimo post.
No, non quello sugli auguri che ho cancellato, perché non so se potevo farli in pubblico, meglio evitare e farli privatamente.

Quello sull’assenza dal lavoro per malattia.

Ora il fatto che io sia a casa in mutua non è altro che mera coincidenza, e la mia coscienza tranquilla mentre scrivo al pc è dovuta al fatto che a nessuno dei miei colleghi o ufficiali in comando può importare cosa faccio a casa, visto che il mio lavoro non c’entra manco di striscio con lo stare seduti al pc.

Ed anche se c’entrasse, non ho problemi a ricevere il medico per il controllo, specie visto che io sarei anche tornata al lavoro e proprio il medico me lo ha sconsigliato, onde evitare ricadute che possono trascinare la cosa per un tempo maggiore- traduco poi invece che due settimane faccio tutto un mese!

Già mi ha sgridata che non mi sia decisa prima a farmi visitare, mica volevate che lo contraddicevo quando mi ha detto di stare a casa ancora un poco?

Per mia fortuna ho chi va a fare la spesa al posto mio, così non esco sotto il diluvio.

Non ho pargoli da portare o da andare a prendere a scuola.

Cavolo, a pigliarmi un film al videonoleggio però… mando lo stesso che fa la spesa!

E poi è vero che sono fuori, ma quella è un’altra storia.

In fondo ho smessaggiato con alcuni colleghi anche quando avevo la febbre, era un modo come un altro per passare il tempo; mi troverò mica i libretti al cancello quando rientro in servizio attivo?

Ve lo dico poi!